Operazione “Santa Claus”: maxi sequestro di merce destinata ai mercatini

I containers con materiale del valore di oltre due milioni di euro bloccati dalla Finanza. Denunciato imprenditore noto alle forze dell’ordine

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Circa 275.000 articoli contraffatti ed insicuri per gli utenti, specie i più piccoli, sono stati scoperti dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi di via dell’Omo, alla periferia orientale della capitale. I containers, con l’ingente partita di merce del valore di oltre due milioni di euro, erano giunti dal Sud-Est Asiatico e stoccati in una delle vie del “quadrilatero del falso” pronti per essere scaricati.

MATERIALE – La merce – giocattoli e componenti elettronici – era pronta ad invadere i mercatini e i negozi della città, nell’Esquilino, a San Giovanni e nell’area Vaticana, visitati in questi giorni dalle famiglie e dai pellegrini presenti a Roma in occasione del “Giubileo della Misericordia” per il Natale. Tra i prodotti sequestrati peluche e bracciali elettronici contraffatti raffiguranti i noti personaggi dei “Minions” e di “Peppa Pig”, accessori per smartphone, nonché innumerevoli giocattoli di prima infanzia, quali auto, moto e trenini telecomandati, aerei, droni, pistole, razzi, spille e palle luminose, pupazzi, chitarre elettriche, tutti sprovvisti del marchio “CE” ovvero con grafica “CE” difforme da quella prescritta dalla normativa comunitaria di sicurezza.

INDAGINI – Le indagini delle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma nella persona del dottor Pierluigi Cipolla, originate dall’approfondimento investigativo di alcune spedizioni sospette destinate a grossisti operanti nella capitale, cui era seguito l’inoltro di ordinativi più consistenti di merce, a mezzo dei containers, alla volta di una società cui erano state preposte “teste di legno”.

LA DENUNCIA – L’imprenditore cinese, denunciato per i reati di importazione e commercio nel territorio nazionale di prodotti contraffatti e insicuri e frode in commercio, era noto agli inquirenti che lo stavano monitorando da tempo e, nonostante il medesimo avesse utilizzato due connazionali quali destinatari finali della spedizione, è stato scoperto. A tradirlo, tra l’altro, l’identità dei prestanome uno dei quali “venuto a mancare nel 2012 “e l’altro “di nota irreperibilità”.

Sono in corso di esecuzione le analisi di laboratorio, volte ad accertare la presenza di agenti tossici e pericolosi per la salute e l’incolumità degli utenti. L’operazione – ribattezzata “Santa Claus” – si inquadra nel dispositivo di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale e coordinato dalla Sala Operativa in attuazione del piano d’azione denominato “Jubilaeum”.

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