Un Piano generale della Regione Lazio per l’internazionalizzazione delle sue eccellenze. Un potenziamento generale delle risorse logistiche regionali che valorizzi le reti di trasporto locale, a partire dall’asse già funzionante tra Car e Porto di Civitavecchia. Una modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi per la mobilità, per ridurre le emissioni inquinanti ed accelerare tutte le movimentazioni di merci nel Lazio. Una nuova legislazione regionale che dia più efficienza, trasparenza e convenienza alla distribuzione e ai commerci. Queste, le iniziative programmatiche di breve e di medio termine con le quali, oggi a Guidonia presso il Centro Agroalimentare di Roma, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, Nicola Zingaretti, ha voluto distinguere il suo intervento istituzionale alla cerimonia del Decennale del Car dalla ritualità dei canoni ufficiali.
Due milioni di tonnellate distribuiti, 400 aziende all’interno che danno lavoro a più di 2.500 persone, un giro d’affari di 2 miliardi, un contributo al Pil laziale pari allo 0,3%. Il Centro agroalimentare di Roma compie 10 anni e pensa sempre più in grande: al quarto posto in Europa tra i grandi mercati del fresco alimentare dopo Parigi, Madrid e Barcellona, ora il Car è pronto a diventare “general contractor”, collaborando con Roma Capitale al rilancio della rete dei mercati rionali capitolini e del Centro carni e candidandosi al ruolo di ente gestore di servizi avanzati e di piattaforme innovative.
«Siamo molto orgogliosi per quello che abbiamo fatto in questi 10 anni», ha esordito il presidente del Car Valter Giammaria, spiegando che «questo polo commerciale e logistico è un esempio di gestione attenta, che vede obiettivi di bilancio unici nel loro genere».
«È giusto sottolineare un dato non banale, oggi il Car compie 10 anni, ed è una storia di successo in cui una buona imprenditoria e una buona selezione della classe dirigente ce l’hanno fatta, e questo grazie anche al sacrificio di tanti» ha precisato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante il suo intervento. «E’ giusto darne atto – ha poi aggiunto – perché se il Car è una storia di successo non è certo un caso». Quando si hanno esempi come il Car, ha concluso il governatore, «bisogna dire che governare bene è possibile».
Il direttore generale del Car Fabio Massimo Pallottini ha tuttavia spostato più avanti i traguardi aziendali. «Per la comunità di lavoro della società di gestione del Car e per le 400 aziende attive al suo interno – ha dichiarato a conclusione della manifestazione – i riconoscimenti che il presidente Zingaretti e gli altri invitati hanno generosamente rivolto al Car sono uno stimolo a far ancora meglio e di più. Per il rilancio organizzativo della rete dei mercati rionali, ad esempio, il Campidoglio può infatti contare di già sulle competenze, sulle tecnologie, sui servizi, sulle esperienze del Centro Agroalimentare Roma e delle aziende attive al suo interno. Siamo pronti a dare un contributo di qualità a questo importante settore, a cominciare dai vantaggi che gli saranno garantiti dal marchio di qualità “Cuoridicar”». Pallottini ha anche tenuto a sottolineare il supporto economico che il Car e i suoi commercianti all’ingrosso hanno iniziato a prestare alle famiglie indigenti, con un progetto di recupero delle eccedenze alimentari condiviso con Roma Capitale, con la Caritas, con il Banco Alimentare.
«Il Car – ha precisato Pallottini – può fare meglio e di più per il consumatore: qualità alimentare, tutela della salute, calmierazione dei prezzi, educazione al consumo, sono tutte attività che sviluppiamo con successo da anni». E’ in questa chiave di costante e progressiva integrazione tra la funzione sociale e quella imprenditoriale del Car che si inserisce un’ultima sottolineatura strategica del suo topmanager: «In una logica di sviluppo razionale delle infrastrutture di servizio nell’urbanistica romana – ha concluso Pallottini – prima ancora del Car sarebbe lo sviluppo economico e occupazionale del Lazio ad avvantaggiarsi di un prossimo inserimento del Centro Carni Comunale all’interno delle superfici già attrezzate e ben servite dalla viabilità nazionale e locale del Centro Agroalimentare di Roma. I progetti sono già stati approvati. Manca solo il via libera».