Roma, Papa Francesco grida ai mafiosi: convertitevi, cambiate vita

Il pontefice accolto nella parrocchia romana di San Gregorio VII alla presenza di una folla di oltre mille persone

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papa ariccia

«Grazie per la vostra testimonianza». È l’omaggio del Papa Francesco, accompagnato da don Luigi Ciotti, ai familiari delle vittime della mafia, che hanno gremito fino all’inverosimile la parrocchia di san Gregorio VII a Roma per la visita del pontefice in una parrocchia di Roma in occasione della giornata contro tutte le Mafie, come riferisce l’agenzia Sir, alla presenza di oltre un migliaio di persone. «Convertitevi».

IMPERATIVO PERENTORIO – Con questo imperativo perentorio, ripetuto per tre volte, come un “filo rosso” che lega le parole di oggi a quelle pronunciate dai suoi predecessori, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Papa Francesco ha concluso il suo breve ma intenso discorso, pronunciato al termine della veglia di preghiera per le vittime di tutte le mafie. «Sento che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti, ai protagonisti, agli uomini e alle donne mafiosi», ha detto il Santo Padre nella fase finale del suo intervento, pronunciato interamente a braccio: «Per favore, cambiate vita!», il suo appello: «Convertitevi, fermatevi di fare il male!».

CAMBIARE VITA – «Convertitevi», ha ripetuto il Papa: «Ve lo chiedo in ginocchio, per il vostro bene!». «La vita che avete fatto fino adesso – ha denunciato il Pontefice – non vi darà piacere, gioia, felicità. Il potere, il denaro che avete adesso, tanti affari sporchi, tanti crimini mafiosi… Il potere sterminato non potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, per non finire nell’inferno!», il terzo appello del Papa: «È quello che vi aspetta se continuate su questa strada».

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